Categoria: Tecnologia

Sistema audio multi room: attenzione al Wi-Fi e alle casse!

Sistema audio multi room: attenzione al Wi-Fi e alle casse!

Già da un po’ di anni, l’avanzamento della tecnologia ha reso possibile la trasformazione delle nostre case. I nostri appartamenti sono ormai smart: le nuove funzionalità super moderne a cui abbiamo accesso fanno di essi dei posti confortevoli, pratici e funzionali. Una vera casa smart che si rispetti è provvista di un sistema audio multi room.

Erede dell’impianto filodiffusione, il sistema multi room ci permette di ascoltare senza interruzioni la nostra musica preferita in tutte le stanze della casa.

Tranquilli, potete anche decidere di differenziare l’ascolto con contenuti indipendenti: se siete degli appassionati di musica classica e vostro figlio non gradisce particolarmente le melodie di Beethoven o Bach, basterà riferirlo! a chi precisamente? all’app!

L’impianto multi stanza è, infatti, composto da alcune casse wireless che, posizionate nei vari ambienti, diffondono la musica in tutte le stanze. Tutti gli speakers sono collegati, tramite la rete wi-fi, ad un’unica sorgente, che può essere il pc, la televisione o anche lo smartphone.

Una volta scaricata l’app, che viene fornita dai produttori delle casse, non dovete fare altro che selezionare una playlist, scelta attraverso un qualsiasi canale di musica streaming.

Se volete dimenticare tutti quei fili che imbruttivano la vostra casa e scegliere questo sistema all’avanguardia, dovete, però, sapere che bisogna rivolgere maggiore attenzione alla rete wi-fi e alle casse. Non è poi una grande richiesta!

Assicuratevi di avere una rete wi-fi stabile

Innanzitutto, perché per l’impianto multi room è indispensabile avere delle casse wi-fi e non bluetooth? in primo luogo, perché gli speakers wi-fi non si limiteranno a fungere da altoparlanti della sorgente, ma agiranno in maniera più autonoma, andandosi a connettere all’indirizzo web che genera la musica che avete scelto tramite l’app.

Inoltre, diversamente dalla cassa bluetooth, il diffusore wi-fi continuerà a funzionare anche se lontano dalla sorgente. Il bluetooth, inoltre, non vi permette di ascoltare la stessa musica in più stanze! Insomma, per gli impianti multi stanza è meglio scegliere casse wi-fi!

La connessione wi-fi deve essere perfettamente funzionante e stabile. In caso contrario, rischiate di non poter sfruttare al meglio il sistema multi room.
In particolare, otterreste un suono discontinuo e disconnesso, che potrebbe essere disturbante e davvero poco rilassante. Dunque, regola numero uno: se la connessione internet di cui disponete è instabile, trovate una soluzione.

Casse omogenee e posizionate in maniera intelligente

Vi consigliamo caldamente di non posizionare casualmente le casse nelle varie stanze ma di seguire alcune accortezze, per ottenere un’ottima qualità di ascolto. In particolare, non posizionatele su mensole troppo alte, poiché il suono non si diffonderebbe in maniera uniforme nell’ambiente.

Tuttavia, nemmeno lasciarle sul pavimento è la soluzione giusta. Piazzate gli speakers ad altezza orecchio, in modo da accogliere direttamente il suono. Inoltre, se volete avere due diffusori in una stanza, fareste meglio a distanziarli.

Regola numero due: pensate a come disporre in maniera tattica gli strumenti audio! Vogliamo darvi un’altra indicazione che riguarda ancora le casse. Nel momento in cui scegliete un impianto multi room, ricordatevi di comprare diffusori della stessa marca. Il motivo è semplice: se non lo fate, la vostra esperienza multi stanza sarà uno stress!

Se optate per dispositivi non omogenei, infatti, vi toccherà gestirli con numerose app. Se invece essi provengono dalla stessa casa di produzione, allora potrete trovare un reale vantaggio dal sistema centralizzato che distingue la multiroom: una sola app basterà per gestire tutto!
Regola numero tre: affidatevi ad un unico brand!

Pulizie sempre più smart con i robot aspirapolvere intelligenti

Pulizie sempre più smart con i robot aspirapolvere intelligenti

Stare seduti sul divano mentre qualcuno pulisce casa al posto vostro? Al giorno d’oggi non è più un sogno bensì una realtà a portata di mano, grazie al diffondersi dei robot aspirapolvere, piccoli elettrodomestici che puliscono in autonomia e che, se non permettono di eliminare del tutto la necessità di una colf, ci semplificano indubbiamente la vita.

Soprattutto se non vogliamo, o non possiamo, fare entrare una persona estranea in casa nostra. Il primo beneficio dell’utilizzo di un robot aspirapolvere è anche il più evidente: aspira la polvere in autonomia.

Basta premere un pulsante e il robot inizia il suo percorso; e, si badi bene, non è un girovagare a casaccio. Grazie all’implementazione di tecnologie di intelligenza artificiale, i robot aspirapolvere sono diventati sempre più “intelligenti” nel corso degli anni, nonché sempre più connessi.

Casa pulita e senza segreti

Scordatevi i modelli di una decina di anni fa, quando questo elettrodomestico fece la sua apparizione sul mercato – riscuotendo subito un immediato successo, nonostante i prezzi non proprio abbordabili.

Il robot aspirapolvere smart ha potenziato tutte le funzioni originarie ed è oggi capace di aggirarsi per casa vostra proprio come lo fareste voi: riconosce gli ostacoli, memorizza i percorsi, sa dove pulire, si svuota da solo.

A base dei test di habu.it, il portale dedicato agli acquisti consapevoli, i modelli più innovativi tornano alla base non solo per caricarsi, ma anche per svuotare il proprio serbatoio dalla polvere raccolta. Grazie a sensori ottici e alla raccolta di una quantità elevata di dati ogni minuto inoltre, il robot è in grado di capire dove è già stato e dove deve ancora pulire.

Si può istruirlo anche su zone “vietate” dove non deve andare, in modo da proteggere oggetti fragili o, ad esempio, le ciotole degli animali domestici.

Basta un “tap”

Un robot aspirapolvere smart può ovviamente connettersi alla rete di casa, nonché al vostro smartphone. I benefici sono facilmente intuibili: quando siete fuori casa, basta un “tap” sullo smartphone per attivare il robot e fare iniziare la pulizia.

Esattamente dove ne avete bisogno: grazie alla mappatura della casa, il robot può essere indirizzato nella stanza desiderata, senza bisogno di spostare la sua base.

Sempre grazie alla tecnologia smart, il robot aspirapolvere entrerà a far parte di quella lista di apparecchi azionabili tramite comandi vocali; se possedete un sistema Alexa o Google Home, potrete dunque azionarlo e comandarlo a voce.

Una comodità in più per un elettrodomestico che trova nella semplificazione della vita quotidiana il suo motivo d’essere. E un sogno che si avvera per molte persone: pulire la casa letteralmente senza alzare un dito…

Faccio tutto da solo

Anche i modelli di robot aspirapolvere più economici puntano molto sulle funzionalità smart, non raffinate come quelle dei modelli che costano anche cinque volte tanto ma sempre molto utili.

Come il riconoscimento delle zone più sporche del pavimento – sulle quali il robot insisterà più a lungo – e quello delle diverse superfici, dure o molli, in funzione delle quali adattare l’altezza delle spazzole rotanti al fine di garantire una pulizia ottimale.

Elettrodomestici smart: un risparmio per te e per l’ambiente

Elettrodomestici smart: un risparmio per te e per l’ambiente

Per motivi economici, o magari ambientali, avete già iniziato a rendere smart la vostra casa. Avete installato delle luci intelligenti e sostituito le prese di corrente tradizionali con le prese smart; avete persino acquistato un termostato che accende il riscaldamento poco prima che torniate a casa.

Eppure, ci sono ancora molti aspetti della domotica che potreste divertirvi ad esplorare, soprattutto se disponete di un Hub a cui connettere i vostri dispositivi e di un assistente vocale pronto a esaudire i vostri ordini.

Una cucina intelligente

La smart tv è uno degli elettrodomestici intelligenti più diffusi: consente di connettersi a Internet e di accedere così a film, serie televisive, video di ogni genere, musica, videogiochi e persino social network, senza nemmeno muoversi dal divano.

La domotica però può andare ben oltre l’intrattenimento, e accompagnarvi in ogni momento della giornata per ottimizzare energia elettrica e sprechi domestici, anche quando si è fuori casa.

Molte famiglie hanno la tendenza ad acquistare più prodotti alimentari di quelli che riescono realmente a consumare, ed è facile che i cibi più deperibili (come verdura e latticini) finiscano sprecati. Per evitare questo meccanismo, un frigorifero smart può essere d’aiuto.

Un frigo intelligente ha l’aspetto e le funzionalità di un frigo tradizionale, ma è dotato di un display connesso alla rete e di una telecamera con cui controllare i prodotti refrigerati, anche quando si è al supermercato, in modo da fare una spesa più consapevole.

Alcuni dispositivi notificano per tempo se un alimento sta per scadere, minimizzando ulteriormente il rischio di sprechi.

Anche il forno è diventato intelligente, e permette di programmare tramite smartphone l’accensione, lo spegnimento e i tempi di cottura. La maggior parte dei dispositivi è anche in grado di inviare una notifica a fine cottura.

Un altro alleato quotidiano all’interno della cucina è la macchina del caffè intelligente, grazie alla quale è possibile programmare l’orario e la temperatura a cui erogare il caffè.

Tramite la sua applicazione, la macchina invia notifiche sul numero di capsule rimanenti ed è in grado di avvertire quando è il momento di ricomprarle.

Alcuni modelli possono anche memorizzare più profili utente personalizzati, permettendo a ogni membro della famiglia di preparare velocemente le proprie bevande preferite.

Pulizie domestiche smart

Pulire i pavimenti è un’incombenza che sempre più persone scelgono di delegare ai robot aspirapolvere e lavapavimenti. Si tratta di dispositivi senza fili, spesso dotati di una batteria ricaricabile presso l’apposita base, alla quale il robot torna spontaneamente dopo l’uso.

Solitamente i robot di fascia economica elevata sono dotati di una telecamera e di alcuni sensori adibiti alla mappatura della casa, ostacoli inclusi; in questo modo, il robot potrà svolgere una pulizia più efficace di tutte le stanze.

La lavatrice smart, anch’essa connessa allo smartphone, invia e riceve messaggi riguardo l’andamento dei programmi di lavaggio, in modo da monitorarne il funzionamento anche al di fuori delle mura domestiche.

Molti modelli sono inoltre muniti di serbatoi in grado di dosare autonomamente il detersivo e l’ammorbidente, a seconda del tipo e della quantità di panni da lavare, e si tratta di un sistema efficace per contenere gli sprechi di detergente.

In genere, è sufficiente riempire nuovamente il serbatoio quando la lavatrice invia una notifica a riguardo.

Finestre domotiche: risparmio energetico e comfort abitativo

Finestre domotiche: risparmio energetico e comfort abitativo

La domotica ha fatto il suo ingresso nelle nostre case già qualche anno fa, il suo principale e più noto utilizzo si limitava però all’accensione/spegnimento di luci ed elettrodomestici e al controllo di sistemi di riscaldamento.

Ultimamente si è aggiunto un altro interessante elemento alla lista: i serramenti. Finestre, tapparelle e tende da sole possono anch’esse essere comandate in maniera automatica, con notevoli vantaggi pratici e di risparmio energetico.

I sistemi domotici per serramenti sono una comodità che vale la pena valutare attentamente in caso di nuova costruzione o sostituzione degli infissi.

Tali sistemi possono aiutarci innanzitutto nella gestione della qualità dell’aria interna alla nostra casa: l’inquinamento entra principalmente proprio dalle finestre, ma al tempo stesso è necessario garantire un ricambio di aria fresca regolare. Come conciliare questa esigenza con la necessità di lasciare fuori dalla porta le microparticelle nocive?

Se l’aria è pulita la finestra si apre

Un sistema domotico applicato ai serramenti può fare proprio questo. Grazie all’utilizzo di appositi sensori, il sistema è in grado di rilevare e tenere sotto controllo parametri quali la qualità dell’aria interna (in relazione al contenuto di CO2), la sua umidità e la temperatura; quando valuta che i parametri non sono quelli di un’aria salubre, apre in automatico le finestre per il tempo necessario a cambiare l’aria.

Ovviamente, poi, le richiude anche. Se piove o tira forte vento, è in grado di rilevarlo e chiudere le finestre al posto nostro: una comodità in più per chi sta fuori casa tutto il giorno.

Il sistema si può infatti controllare da remoto tramite app per smartphone, come tutti i sistemi domotici: se siete al lavoro dalle 8 alle 18 potrete allora decidere voi quando aprire le finestre, così come potrete chiuderle in emergenza se si scatena un improvviso temporale.

E se fa caldo? E se invece fa freddo? Domande lecite e risposte che faranno la felicità di chi ama delegare compiti e attività ripetitivi.

I sistemi domotici per finestre e infissi, grazie ai sensori per la temperatura interna, possono decidere di azionare il sistema di condizionamento o di ventilazione meccanica se la temperatura in casa in estate si fa troppo alta, mentre in inverno quando il sole cala e la temperatura in casa scende possono abbassare le tapparelle. Evitando sprechi di energia.

Benessere e sicurezza

Va da sé che un sistema del genere può portare molteplici benefici: come detto in precedenza, l’equilibrio tra salubrità dell’aria interna, ricambio costante dell’aria stessa e temperatura interna della casa sarà ottimale se a gestirlo è un sistema che si basa su parametri oggettivamente misurati, piuttosto che su sensazioni.

Un aiuto importante sia per chi vive in ambienti particolarmente inquinati, come le grandi città, sia per chi soffre di allergie.

Infine, sappiamo tutti che le finestre sono uno dei punti di ingresso preferiti dai topi d’appartamento: un sistema domotico può aiutare anche nella protezione dai furti in casa.

I sensori, infatti, possono rilevare la forzatura di un infisso o la rottura di un vetro e inviare un immediato messaggio di allarme tramite l’app. Stesso dicasi per la presenza di fumo o gas in concentrazione anomala all’interno della casa: il sensore rileva, il sistema manda l’allarme al proprietario di casa.

Accendi la luce con la voce, grazie alle lampadine smart

Accendi la luce con la voce, grazie alle lampadine smart

La domotica si sta impegnando ormai da diversi anni per migliorare la qualità della vita domestica tramite l’aiuto della tecnologia, ottimizzando prestazioni e consumi degli impianti presenti nelle abitazioni.

Entrare in una stanza e vedere le luci accendersi in autonomia sembra quasi fantascienza, ma si tratta di una tecnologia ormai a portata di mano.

Come scegliere le lampadine smart

Se si vuole rendere smart la propria casa, l’illuminazione intelligente è uno dei primi obiettivi da prefissarsi. Le lampadine tradizionali non sono ovviamente adatte allo scopo, ed è necessario munirsi di lampadine smart con un attacco compatibile con i propri lampadari e lampade.

Le lampadine smart sono delle piccole lampade LED in grado di connettersi alla rete, in modo che la loro illuminazione possa essere controllata e personalizzata da remoto, magari tramite un assistente vocale come Alexa, oppure con lo smartphone/tablet.

In questo modo, sarà possibile programmare l’accensione o lo spegnimento delle luci in base all’ora, anche quando si è fuori casa.

Per scegliere le lampadine adatte alle proprie esigenze, esattamente come si farebbe con quelle tradizionali, bisogna tener conto della tonalità desiderata, che può essere fredda, naturale o calda, a seconda della sfumatura azzurra, bianca o gialla della luce; alcune lampadine sono anche in grado di cambiare colore in base al comando ricevuto.

Inoltre, c’è da considerare la capacità luminosa; non c’è una grande differenza di consumo energetico (indicato sulla confezione) tra le luci più tenui e quelle più abbaglianti, perciò si può scegliere in base ai propri gusti, impostando le lampadine sull’intensità luminosa desiderata.

Quando si cerca di costruire un sistema domotico funzionale, può essere utile servirsi di un Hub, ovvero un accessorio in grado di interagire e comunicare con tutte le parti che compongono il sistema, per esempio l’Amazon Echo o lo speaker di Google Home.

Prima di acquistare delle lampadine smart, controllate sempre se necessitano o meno di un Hub. Se disponete di un Hub e installate una lampadina smart compatibile, essa verrà immediatamente riconosciuta e configurata. Inoltre, l’Hub offre la possibilità di usare più luci contemporaneamente, magari cambiandone la tonalità con un comando vocale.

Se invece non avete un Hub, potete comunque controllare le vostre lampadine tramite le loro applicazioni, connettendole allo smartphone col Wi-Fi o col Bluetooth. In questo modo, però, la comunicazione sarà più lenta di quanto non sarebbe usando un Hub. Lo stesso discorso può essere fatto anche per le lampade smart.

Consumi e mancanza di corrente

Un accessorio smart, che sia una lampadina oppure un Hub, non si spegne mai del tutto, perché in ogni momento dev’essere in grado di eseguire i comandi che potrebbero arrivargli.

Tuttavia, solitamente si tratta sempre di prodotti appartenenti alle classi energetiche più elevate, e questo contribuisce a ridurre i consumi di elettricità, in modo da recuperare l’investimento effettuato per convertirsi all’illuminazione intelligente.

Solitamente, il costo di un set di lampadine smart è abbastanza elevato, rispetto alle lampadine tradizionali, e illuminare un’intera abitazione può costare diverse centinaia d’euro.

Molte persone si domandano cosa accada durante un blackout in una casa in cui regna la domotica. Almeno per quanto riguarda l’illuminazione, la differenza è ben poca: in assenza di corrente, una lampada o lampadina smart non può funzionare, ma neppure una tradizionale.

Di solito, una lampadina smart si riaccende spontaneamente una volta ripristinata l’elettricità, a meno che non sia impostata per rimanere spenta.

Auto elettriche investimento nel futuro del pianeta

Auto elettriche investimento nel futuro del pianeta

È un pensiero diffuso che le auto elettriche siano irraggiungibili al giorno d’oggi, che i prezzi siano troppo elevati, che non sia possibile utilizzarle per fare lunghi tratti di strada perché non ci sono abbastanza colonnine eccetera…

Ma, col passare degli anni, dell’innovazione e col cambiamento climatico che sfugge di mano e ci spinge tutti a voler davvero dare una svolta a questa realtà che non prospetta un futuro roseo, si cerca di trovare soluzioni accessibili e si fa in modo che tutti possano realmente usufruire di quanto la scienza offre, accelerando i processi di integrazione di tali novità e di sfruttare l’intelligenza artificiale per poter sempre più coinvolgere tutti.

È ormai un dato di fatto che alcune vecchie convinzioni riguardo le auto elettriche siano superate, e per fortuna giungono a centrare obbiettivi sempre più grandi e utili per automobilisti e non.

Infatti, le auto elettriche, cominciando da alcune case produttrici nel 2020 saranno vendute allo stesso prezzo di altri modelli.

Consumi, risparmio e costi in genere

Le colonnine pubbliche destinate alla ricarica delle auto elettriche sono aumentate tantissimo e altrettante saranno presenti in tutte le città d’Italia, presto, così come è accaduto in svizzera, dove l’elettromobilità si sta diffondendo sempre più, e come accadrà in tutta Europa ove si stima ci saranno stazioni di ricarica almeno ogni 120km, tra cui saranno presenti colonnine di ricarica rapida, che in soli 30 minuti permetteranno di caricare una quantità di energia tale da permettere un’autonomia di oltre 250 km.

Per quanto riguarda i consumi invece, il problema dell’autonomia è ormai solo un vecchio mito, poiché per le nuove auto elettriche è possibile raggiungere oltre 500 km di autonomia.

Tra i più grandi dubbi degli automobilisti ci sono i costi di manutenzione e imposte, oltre che il costo della stessa auto elettrica. Abbiamo buone notizie in questo campo, infatti l’elettromobilità farà risparmiare molto anche sulle spese delle imposte che avranno davvero un calo ponderale, oltre all’avere diritto a moltissimi incentivi regionali per l’acquisto delle auto, come detto prima, e delle infrastrutture di ricarica necessarie, oltre al fatto che l’energia costa meno di benzina e diesel e che la manutenzione può costare addirittura un terzo in meno dei veicoli tradizionali.

Il futuro è green

Tra le buone notizie per il futuro appaiono anche possibilità, grazie al continuo lavoro sull’ AI (l’Intelligenza Artificiale), di poter comunicare con i pannelli fotovoltaici nostri o della casa madre da cui compreremo energia, e di poter addirittura utilizzare l’energia immagazzinata in macchina, a casa, o per esempio “vendere” la nostra energia alla città.

Infatti tra i possibili progetti c’è quello di poter caricare da colonnine pubbliche, ma anche di farsi esportare energia se necessario alla città, e questo ci farebbe risparmiare poi su quella che compreremmo in seguito.

È necessario anche sapere che il cobalto che attualmente è necessario per queste auto è in continua diminuzione e si stima che l’uso si dimezzerà in qualche anno e che a lungo termine se ne potrà fare del tutto a meno.

Lo stesso vale per le batterie, per quanto si stimino scorte di Litio necessarie per oltre una decina di miliardi di auto, si sta puntando moltissimo sul riciclaggio, che a lungo termine arriverà presumibilmente al 97% della risorsa. Quindi il futuro si prospetta green e la terra tira un sospiro di sollievo.